Окончательный текст Открытого письма Пьерлуиджи Коллине (итальянская версия)

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Украинский футбол

Egregio Signor Collina,


Rivolgersi a Lei ci hanno costretto gli eventi che già da più di un anno succedono nel calcio ucraino.
Purtroppo, nel nostro Paese con gli sforzi di un gruppo finanziario, di un club di calcio e del suo presidente è stata creata la verticale di soppressione di qualsiasi e ogni principio sportivo nel settore di calcio nazionale, oltre a ciò uno di questi rami di tale verticale rappresenta Lei.


Neanche per un minuto non dubitiamo che a Lei non serva nominare questo presidente e questo club calcistico. Lei si è già abbastanza familiarizzato nel nostro Paese e grazie alla Sua esperienza e al professionismo capisce benissimo quali principi dominano nel calcio ucraino.
Ci rendiamo conto che Lei non può opporsi al meccanismo creato di soppressione e non abbiamo mai assunto compiti siffatti. Capiamo benissimo che Lei, dando il consenso di fare capo agli arbitri ucraini, sperava nel poter liquidare lo spettro intero dei difetti oggettivi e alzare il livello dell’arbitraggio in Ucraina al nuovo valore professionale.
Pero è passato il tempo e Lei non può non vedere che non si può perfino parlare di qualche miglioramento della qualità dell’arbitraggio. Prima di tutto ciò è dovuto non tanto agli errori metodici quanto al fatto che gli arbitri ucraini si trovano sotto la pressione severissima di quella categoria delle persone per le quali nella Sua Patria viene utilizzata la parola «mafia». Non abbiamo dubbi che il Suo professionismo ha permesso a Lei di capire già da molto tempo fa che uscendo sul campo i Suoi patrocinati servono non il calcio, non la Temi, non i principi sportivi, ma il Mercurio e agli altri principi e compiti. E tutti i Suoi sforzi sono assolutamente inutili quando cerca di cambiare qualcosa senza trasformare la loro coscienza e le convinzioni sulla vita.
Lei è impotente di cambiare qualcosa nel settore degli arbitri completamente corrotto perché esso vive la sua vita deformata e perversa.
Lei è una persona non povera e noi escludiamo il pensiero che nella missione assunta da Lei il fattore decisivo per Lei era l’incentivo economico. Ma qualsiasi tentativo di far diventare i Suoi patrocinati gli specialisti oggettivi e imparziali è condannato al fallimento inevitabile. La conosciamo come persona erudita che non scende a compromessi, non vogliamo perfino fare esempi concreti perché ciò significherebbe mettere in dubbio le Sue qualità professionali e sospettare che Lei non sappia qualcosa o interpreti male qualcosa.
Le chiediamo di fare un passo di principio e decisivo: si rifiuti apertamente dalla missione che Lei ha assunto vista l’inattuabilità e l’intera inconsistenza della stessa, e di lasciare allo scopo edificante il nostro Paese!
Le vogliamo confermare che con questo Suo passo farà per il nostro calcio, per il nostro arbitraggio e per la nostra autocoscienza molto di più che se continuerà a fare i suoi tentativi inutili di insegnare ai Suoi patrocinati quello che loro utilizzano con successo come modi professionali di raggiungimento del risultato già prescrittoli. Proprio in questo sono diventati molto più professionali!
Siamo sicuri che compiendo questo atto civile Lei aumenterà notevolmente la Sua autorità negli occhi della società mondiale che già da parecchi anni segue con orrore il vettore mafioso di sviluppo del calcio ucraino che si dimostra nei continui scandali e nelle decisioni non adeguate degli enti di controllo ed anche nei già provati duelli pattuiti.
Il nostro calcio si è impantanato nella corruzione e nella falsità, nel cinismo e nei rapporti mafiosi. Il Suo rifiuto di continuare la collaborazione con tale sistema diventerà la prova più spiccante della paralisi dello stesso e della Sua onestà, probità e dirittura.

Lei non potrà dominare questa fatica di Sisifo, non riuscirà a rotolare questa pietra sulla cima perché l’attuale struttura del settore calcistico non indebolirà mai il piglio di un cane da presa su tutte le direzioni usurpate.
Ci troviamo nelle stesse condizioni: non possiamo contare su nessuno in questo meccanismo marcito, come Lei non ha nessuno a chi appoggiarsi in quella missione gratificante, ma irrealizzabile che Lei si è accollato. Potete tante volte spiegare ai Suoi patrocinati i principi e le regole del arbitraggio di calcio, ma ognuno di loro uscendo sul campo ricorda benissimo, sapendo cosa sarebbe successo, di chi proprio deve avere paura prendendo la sua decisione.
E questa persona non è Lei, Signor Collina, ma Lei facilmente può capire da solo di chi si tratta.
Lei è il cultore della Temi di calcio. Sincero e professionale. Comunque per questa Dea non c’è più posto nel calcio ucraino. Ciò significa che è arrivato il tempo di meditare se è rimasto nello stesso il posto anche per Lei.

Distinti saluti,
con tanta stima, tifosi del calcio ucraino.

 

P.S. Автор перевода - александр футбол (alexander1964) с супругой

Автор: (alexandr_fo)

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